SEMIOPHORES

La vita delle cose.

Il semioforo è un oggetto visibile di un mondo invisibile, l'evocazione di una realtà - un'epoca, un luogo, un evento, una persona - non più tra noi se non attraverso l'oggetto.

Solo quando l'oggetto perde la sua utilità materiale, quando cioè non serve più a nulla, può sprigionare tutti i suoi significati. L'oggetto - persa la qualifica di strumento, e così finalmente libero dai suoi usi pratici - si offre interamente allo sguardo per svelare il suo significato più profondo: il suo essere un intermediario tra il visibile e l'invisibile, un ponte tra lo spettatore e il nascosto, il lontano, l'assente.

Gli oggetti sono ponti di collegamento tra storie individuali e storie collettive, tra vite particolari e eventi universali, anelli di continuità tra generazioni, raccordi tra civiltà, nodi di relazioni tra persone e gruppi.

" Fifteen and a half " - 2022
Gli oggetti, con il loro corredo di significati storici, teorici e emotivi, spingono a una nuova percezione della realtà, invogliano ad allargare gli orizzonti, ad approfondire la conoscenza di ciò che ci circonda.

Questo "semplice" oggetto dipinto è in realtà rappresentato su tela come fosse un enorme dettaglio, monumento sconcertante, come se l'artista con una lente di ingrandimento avesse scelto cosa farci guardare.

Questo oggetto basta a se stesso, è indipendente, vivo, ma soprattutto viene proposto sotto una nuova luce. Ci invita a ripensare la nostra realtà quotidiana.

L'artista dipinge continuamente una fantasia partendo dal quotidiano, dove bisogna contrapporsi alla routine attraverso l'immaginazione. Il realismo immaginario è qui che affonda le sue radici, partendo dalla vita di tutti i giorni per arrivare alla realtà sensibile, dall' infinitamente piccolo all' infinitamente vasto, due mondi che coesistono a tal punto che possono ricostruirlo all’infinito.


"Italian Tailoring drama: a matter of Lapel (Revers)" - 2022

L'immaginazione del fruitore è fondamentale, concentrarsi solo sul potenziale iconico dell'oggetto ritratto, giungendo a guardare alla realtà come fosse "un 'astrazione totale".

Ogni dettaglio, escluso dal contesto in cui sia calato l'oggetto autoreferenziale, si incorona di un' aura ipnotica, sospesa, che spiazza lo spettatore.

L’oggetto, coinciso e ben descritto oramai non è più quelli che erano prima di essere rappresentato. È diventato come i semiofori di Pomian: delle cose svuotate della loro funzione primaria che lontani dalla praticità e  dalla tangibilità, acquisiscono una nuova utilità e un nuovo valore.

" 60’S Closure_ Dior Archive 1964 " - 2022

Ritroviamo un rimando anche a un'attenzione contemporanea in cui lo sguardo si va spostando dalla figura umana, verso tutto quanto la circonda, concentrandosi sulla vita delle cose. Vita. Perché anche le cose non sono inanimate, hanno un loro potere attivo, una loro influenza sulla nostra esistenza.

Gli oggetti insomma non sono più considerati nel loro statuto marxiano di merce, ma sono innanzitutto attori/attrici.

Gli oggetti, con il loro corredo di significati storici, teorici e emotivi, spingono a una nuova percezione della realtà, invogliano ad allargare gli orizzonti, ad approfondire la conoscenza di ciò che ci circonda.


https://www.margheritapasqual.it/semiophores